Ninfa, caleidoscopio electro-lounge
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Dal drum & bass all’elettronica brasiliana, fino a reminescenze chill out. Top Sensation è un caleidoscopio di brani electro-lounge made in Italy.
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(Massimo Gardella – www.oltretutto.it)
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L’ultimo lavoro di Ninfa Top Sensation s’inserisce nel filone di revival sperimentale elektro-lounge che, di questi tempi, continua ad avere un grande riscontro di gusto e di pubblico. Selezionatrice di compilation e DJ per eventi musicali di importanza assoluta, come il Montreaux Jazz Festival giusto per citarne uno, Ninfa è supportata dalla produzione artistica di Ohm Guru (già produttore di DJ Rodriguez per l’etichetta Irma), il chitarrista jazz Massimo Greco, Roberto Mantovani e Roberto Vernetti (che vanta collaborazioni con musicisti del calibro di Phil Palmer, chitarrista live con Dire Straits). Nel panorama elettronico italiano capita di rado di ascoltare dischi con una pienezza di suono come quella che Top Sensation offre all’ascoltatore. Si comincia con Babayaga, che a dispetto del nome non ha nessun rimando al mondo delle fiabe russe ma accosta, invece, sonorità drum & bass a melodie elettroniche brasiliane sulla scia dell’ultima Bebel Gilberto (nel caso specifico August Day Song). La seconda traccia Clones vede la prima delle partecipazioni speciali, con Matteo Agostinelli degli Yuppie Flu alla voce. Una struttura new-beat alla Dot Allison che incrocia alcuni esperimenti dei Planet Funk a soluzioni tipicamente britanniche. La linea vocale di Agostinelli si distacca dagli amati Pavement per avvicinarsi alle recenti soluzioni mezze parlate di Damon Albarn. L’apertura del ritornello è tutta da godere a pieno volume.
Neffa canta You’re My Simpatia, canzone numero quattro, dall’atmosfera solare venata di una sottile malinconia estiva. Molto bella Unkle Jazz e Lost and Found, quest’ultima con Georgeann Kalweit dei Delta V come lead singer. Il titolo dell’album Top Sensation è un omaggio a un classico sexy di fine anni ’60 diretto da Ottavio Alessi con Edwige Fenech e Rosalba Neri; nel complesso tutto il disco richiama volutamente le atmosfere ovattate di una chill out dei tempi d’oro, che non passa dall’elegante lounge di Burt Bacharach ma che si avvicina di più agli esempi francesi come quelli di Laurent Garnier. In ogni caso, non si tratta solo di elettronica da empatia diretta, visto che gli arrangiamenti e le parti per chitarra sono numerosi ed elaborati anche per tutti coloro che vogliono sentire musica suonata senza l’ausilio di computer e campionatori. La passione per una musica adatta ad accompagnare suggestioni visive è molto presente, senza parlare apertamente di colonna sonora. Alcuni minimalismi acustici tipici dell’elettronica tedesca fanno capolino mischiati alle afose atmosfere caraibiche a cui anche l’ultimo Santana ci ha abituati. Un disco vario, che soddisfa parecchi palati. Recensione del cd “Top Sensation” di Ninfa (Virgin Music 2003)
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Non c’entra un fico col post, ma volevo farti i complimenti per il nuovo logo! Fico! :)
THX!
Il logo (la banda rossa e quella blu) l’ho copiato da una maglietta della LAMBRETTA che ho acquistato al GIAGUARO expo.